Visualizzazione post con etichetta confindustria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta confindustria. Mostra tutti i post

Europa ultima fermata.

vignette-macabra-europa
Europa ultima fermata - Kaos66

Si diceva che l'Europa dei popoli era una chimera e che invece si stava preparando l'Europa degli eserciti e delle corporazioni, era il 1988. La profezia era giusta in parte. L'Europa infatti non è dei popoli, forse appena appena delle nazioni, soprattutto di certe nazioni, e sicuramente è l'Europa delle corporazioni. Questa Europa non aiuta le famiglie, non aiuta l'economia reale, non aiuta gli imprenditori, non aiuta il tessuto sociale vivo. Aiuta solamente la struttura parassitaria, quella che specula ma non fa niente per la società, quella vive delle tragedie altrui, e che per sopravvivere deve creare tragedie. Il pensiero corre al sistema bancario, è inevitabile. 

Le banche, che erano ritenute dalla Chiesa "eretiche" hanno svelato il loro vero volto. Non una risorsa, ma un'agglomerato purulento che succhia la vita dalla società nella quale si installa e si fortifica. L'Europa delle Banche ha ridotto l'economia a quello che è ora. Noi mettiamo i soldi sul nostro conto corrente e senza che nessuno ci chieda nulla questi soldi vengono utilizzati per fare investimenti a rischio, che a volte generano guadagni per le banche non per noi, a volte invece si volatilizzano, e le banche entrano in crisi. Quando entrano in crisi chiedono aiuto allo Stato, cioè ancora a noi, e il circolo si chiude ancora una volta.

Da Conflitti e strategie

Le parole del re erano altamente simboliche per diversi motivi. Lo stato sociale, in cui è previsto che lo Stato garantisca il benessere della sua popolazione dalla culla alla tomba, è soprattutto una creazione europea. Esso è emerso, nelle sue prime forme, verso la fine del 19° secolo nella Germania di Bismarck e ha messo radici nel Regno Unito, in Nord Europa e in altre parti del continente negli anni Trenta del Novecento in risposta alla Grande Depressione. 

Dalla fine della seconda guerra mondiale, è diventato un elemento centrale delle politiche fiscali ed economiche in tutta l’Europa occidentale, anche se i sistemi variano da un paese all’altro. Oggi, lo stato sociale è parte della spina dorsale dell’Europa moderna.
Sebbene limitate riforme siano state emanate nel... continua.

La nostra terra

Vignette - Ecologia -
La nostra Terra - Kaos66

Il Lago di Garda è inquinato come se fosse un tratto di mare. L'allarme arriva da uno studio condotto da Christian Laforsch dell'Università di Bayyeuth e pubblicato sulla rivista Current Biology. Se penso ad una spiaggia dei Caraibi, allora questa è una buona notizia, se penso al tratto di mare che ho visto in certe zone che è meglio non dire, in Italia, allora questa non è una buona notizia. Siamo un popolo di santi, di poeti, di navigatori e di voncioni. Non amiamo la nostra terra, nè in senso patriottico nè in senso spaziale. 

Ci comportiamo come tanti maiali che grufolano e razzolano, incuranti della merda che abbiamo sotto i piedi, tanto è sempre colpa di qualcun altro o alla meglio, tanto non si può fare diversamente. Invece si potrebbe fare diversamente, ma la situazione è complicata. Naturalmente il problema non è solo del Lago di Garda o dei laghi, ma anche dei fiumi. Anche il Ticino, il Po, il Tevere, l'Arno e quasi tutti i grandi fiumi dell'italica penisola versano in condizioni penose, poco curati, poco puliti. E' di questi giorni la notizia dei forti nubifragi nel sud d'Italia. Lì il problema è diverso. 

Oltre i tratti usati come discariche a cielo aperto vi sono vaste zone dove la vegetazione si moltiplica negli alvei dei fiumi formando dei veri e propri tappi di canneti e arbusti. Fino a quando l'acqua è poca nessun problema, ma appena arriva l'acquazzone estivo sono guai. 
A Milano poi il problema è secolare. Non si capisce perchè ma appena arrivano due gocce d'acqua il traffico si blocca. E' una specie di magia. Sei in macchina, il traffico scorre mentre il cielo si rannuvola all'orizzonte e appena comincia a piovere ecco, tutti fermi e non si capisce perchè.

“Condividilo con i tuoi amici”

Banca, banchieri e bancarotta.


il Fatto QuotidianoQuattordicimila miliardi di dollari, ovvero circa un anno di Pil americano. E’ quanto è costata fino ad ora la crisi finanziaria negli Stati Uniti, secondo uno studio pubblicato da alcuni economisti dellaFederal Reserve di Dallas. La ricerca è stata diffusa negli stessi giorni in cui le principali banche americane pubblicavano i conti del secondo trimestre dell’anno, mostrando una notevole ripresa degli utili grazie ai licenziamenti fatti scattare per risanare i bilanci. E mentre i lobbisti di Wall Street continuano a fare pressione su Washington contro la regolamentazione della finanza, spiegando che nuove riforme rallenterebbero la ripresa dell’economia.
Ma sulle aziende e sulle famiglie americane, come conferma lo studio della Fed, continua a pesare la crisi finanziaria, legata proprio alla bolla dei mutui concessi dalle banche senza garanzie reali, i cosiddetti subprime. “Questa ripresa è stata molto più lenta di qualsiasi.. continua.

vignette kaos66, satira politica e vignette - pagina 7

kaos66 vignette: banche.





kaos66 vignette: banche.





kaos66 vignette: crisi economica.




kaos66 vignette: esternazioni berlusconiane.




kaos66 vignette: ici.




kaos66 vignette: esternazioni berlusconiane.





kaos66 vignette: leaders.





kaos66 vignette: poco da dire.





kaos66 vignette: comunicazione in famiglia.






kaos66 vignette: crisi economica.





kaos66 vignette: crisi economica.





kaos66 vignette: classe dirigente.




kaos66 vignette: flessibilità.






kaos66 vignette: non sento.






kaos66 vignette: sbruffoni di tutto il mondo unitevi.