Calare le tasse o i calzoni?

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Crollo introiti Iva - kaos66

L'Iva non ha portato il gettito che ci si aspettava. Circa 3 miliardi di euro in meno. Anche un idiota l'avrebbe previsto ma non i nostri geni alla consolle di comando, che infischiandosene di tutti gli avvertimenti, imperterriti, hanno preferito alzare l'Iva al 22%. Non è affatto detto però che il mancato introito sia dovuto direttamente all'aumento, ma aumentare ancora le tasse agli italiani è stata una mossa a dir poco stupida. Psicologicamente stupida. Bisogna mettere più soldi nelle tasche degli italiani, non toglierne. Invece che ridurre la spesa pubblica, ormai fuori controllo, si preferisce come sempre gettare l'acqua fuori dalla barca con il bicchierino.

 L'Italia aveva bisogno semmai di ridurre le tasse anche in maniera eclatante, per rilanciare i consumi; i consumi portano lavoro, e il lavoro porta reddito che porta risorse nelle casse dello Stato. Invece non facciamo che lavorare per pagare tasse. Ogni mattina ci alziamo e lavoriamo (chi un lavoro ancora ce l'ha) cinque ore su otto per mantenere la macchina burocratica statale. Ma non uno spreco è stato risolto, non una combriccola è stata toccata. Dire "l'avevamo detto" è una consolazione da poco in un paese che affonda ogni giorno di più. Dobbiamo avere invece la forza di fare proposte sensate e forti, come ridurre l'Iva all'8%, come in Svizzera, attuare un pareggio di bilancio, eliminare ogni spreco, e fare campagne pubblicitarie che invoglino gli italiani a comprare cose prodotte in Italia, solo così l'economia italiana potrebbe rinascere. Programma d'altri tempi? E chi se ne fotte, in altri tempi l'economia funzionava. Il resto è noia.

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