Silvio e Concordia: trova le 10 differenze.

Trova le dieci differenze - Vignetta

Il recupero della nave Concordia in queste ore e la vicenda di Silvio Berlusconi in bilico anche lui sembrano l'una la metafora dell'altra. Il Concordia è ferito, accasciato su uno scoglio da molto tempo, ma non affonda. Silvio è cannoneggiato, accasciato, ma non molla. Tempo fa l'ho visto in una trasmissione se non ricordo male da Michele Santoro, difendersi come un leone. Chapeau! Ammaccato, scalfito, ma non affondato.

L'Italia sembra volere a tutti i costi cose rotte e aggiustate, cose vecchie e rigenerate, cose che gli altri non vorrebbero. Il vizio più incredibile di noi italiani è il paragonarci sempre al peggio e dirci: però siamo meglio. Nel mio precedente lavoro sentivo spesso: guadagniamo poco, ma c'è chi guadagna meno, lavoriamo male ma c'è chi lavora chi lavora peggio e così via.. scavando sempre più verso il fondo.

Questo paese si merita una classe dirigente nuova ed efficiente. Questo paese si merita di essere guidato secondo i migliori criteri di mercato, non meno peggio a confronto del peggio che c'è.

La nave si tira su, Silvio con lei, e con lui tutto l'indotto psudopolitico che si trascina dietro. Tutto sembra nelle mani del PD. Bizzarro, direbbe qualcuno coi baffetti. Bizzarro si, perchè adesso che si fa? Lo si salva o non lo si salva? Si ricicla o no? L'enigma non è da poco. Una crisaccia di governicchio adesso proprio non ci vuole, pare ci sia la ripresa, anche se nessuno in buona fede può più credere a notizie come questa, così, senza almeno l'ombra di un dubbio. In ogni caso nuotiamo a dorso nel guano, da tempo, e una crisi in effetti non va bene. Lo si salva allora? Salvarlo significa che il PD scompare, non è difficile capire perchè: l'elettorato di sinistra non capirebbe una mossa del genere e non perdonerebbe un salto della quaglia come questo. Allora che si fa? Tiriamolo dritto, come il Concordia, lasciamo che le cose galleggino ancora per un poco, se ci va di culo si arriva al porto più vicino dove possiamo costruire un nuovo governicchio che ci consenta di governicchiare e tirare a campare ancora per un po'. A tirare a campare siamo maestri.

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