Ah Silvio, rimembri ancora quel tempo...

Silvio rimembri ancora il tempo
Silvio, rimembri? - Vignetta

Ieri ho visto il messaggio agli italiani di un signore triste. A me ha ricordato nella pettinatura Il caro leader che saluta i suoi concittadini. Non che le cose siano uguali naturalmente, c'è una bella e grande differenza tra Mao e Silvio. Quello che invece sembra tragicamente simile è l'uso stonato di certi metodi di comunicazione che forse gli suggeriscono di utilizzare. A parte la somiglianza tra le due capigliature la cosa che stupisce è l'attaccamento di alcune persone al corpo fisico del leader. Ci sono persone che si identificano totalmente nel leader, che dicono di amarlo, e magari non hanno mai scambiato una parola con lui, che dicono di volergli bene senza nemmeno sapere che colore hanno i suoi occhi. 

Questa sorta di strabismo della coscienza raggiunge l'apice quando si parla di certe dittature nel mondo deridendo se non disprezzando comportamenti istituzionalmente stereotipati e poi si fa la stessa cosa. Io credo che un giorno (spero per lui tanto in là) molti lo piangeranno, è normale, ci si affeziona. Ci saranno persone che si strapperanno i capelli per donarli alla scienza, o le vesti per emulare certe olgiastiche eroiche azioni, come se lo avessero conosciuto davvero. Ci saranno persone che saranno veramente disperate pur avendo condotto una vita del tutto parallela a quella del loro amato leader, qui come nel Nord Corea. Proprio lì quando ci furono i funerali di Kim Jong-il vedemmo tutti in televisione scene di isterismo collettivo confezionato fattosuinsieme  che abbiamo criticato e diciamolo pure, un po deriso. Ecco vedere quelle stesse scene in Italia sarebbe triste. Tutta la solidarietà alla persona che ieri ho visto sinceramente rammaricata, sono convinto che davvero lui sente che qualcuno l'abbia tradito o che avendo sentito che la nave scricchiola abbia cominciato a prendere il largo sulle scialuppe, peccato per quello strato di cerone e quei movimenti evidentemente studiati e ripetuti chissà quante volte che non c'hanno permesso nemmeno questa volta di vedere l'uomo.

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