Governi e governicchi - Kaos66 |
Gli italiani hanno eletto un governo e dovrebbero essere governati da quel governo. Questo pensano gli abitanti di questo strano paese, sospeso tra le Alpi e Marte, e questo pensano i nostri vicini negli altri paesi. Ma non è così, non conoscono la situazione né la legge 270/2005 a ragione definita il porcellum dallo stesso Roberto Calderoli, allora ministro delle riforme nel governo sostenuto dal Pdl e dallo schieramento di centro destra, che se la vide sfigurata durante l’iter parlamentare. Pianse, pianse amaramente e tanto per il suo porcellum il povero Roberto Calderoli.
Questa legge sfornata da un cesto
di un panettiere più che da un collegio di eminenti esponenti politici di un
paese serio, di fatto impedisce di governare a causa della sua struttura che
non premia il partito di maggioranza quel tanto da conferirgli abbastanza seggi
per poter governare e prendersi anche le relative responsabilità. Tutti
governano, nessuno governa, tutti interferiscono e nessuno è il responsabile
dei dissesti che continuamente questo paese è costretto a subire. Potremmo dire
che in questo strano paese chiamato Italia il Partito Fascista è stato messo al
bando, ma il Partito Sfascista gode di una salute invidiabile, ed era
soprattutto di quello che ci si doveva occupare. Ora si governicchia, o si
nicchia e basta. L’Europa cresce, poco, ma cresce, e l’Italia, grazie alla incopetenza
dimostrata dai nostri politici in impeccabile completo grigio, continua a
segnare il passo, se non proprio a retrocedere.
Poi ci sono stati i governi tecnici. Quelli con a capo una
specie di capro espiatorio che doveva fare da parafulmine e fare quelle riforme
di cui nessuno voleva assumersi la responsabilità, tanto a destra quanto a
sinistra, pardon, tanto nel centrodestra quanto nel centrosinistra. C’è stato
un piccolo miglioramento, lo spread è sceso di centocinquanta punti e ci toccò
essere governati da un Mario Monti e da una Elsa Fornero (ve la ricordate? Lo
so, vengono i brividi). Questi professoroni dovevano risollevare le sorti del
paese ma il paese finì per rigettarli come un corpo estraneo, ed eccoci ancora
qui. Noi e il porcellum, a guardarci fissi negli occhi.
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