Emicrania all'emiciclo

Grillo attacca - Vignetta
Grillo attacca - Vignetta

Ieri s'è sfiorata la rissa  in parlamento. Dai banchi dei 5Stelle sono volate accuse che hanno offeso quelli a sinistra e poi quelli a destra dell'arco parlamentare. A me sembra sempre uno spettacolo desolante vedere queste scene da stadio in un luogo che dovrebbe essere deputato a prendere decisioni ponderate, delicate e  che coinvolgono la vita di tutti noi. Certe scene me le immagino più all'ippodromo. Il guaio è che si rischia di legare certi comportamenti in maniera indelebile allo stile di noi italiani ormai. Provate a guardare una sit com straniera: siamo dipinti sempre come presuntuosi, volgari, violenti e ovviamente mafiosi.

 Il problema non è offendersi ma capire il perchè gli altri ci vedono in quel modo. E quando guardo certe scene in parlamento beh... un po' lo capisco. Un comportamento consono, non da bivaccheria rusticana è il minimo che questa classe politica ci deve e invece? Niente, aleeee ooo, alèeee ooo... uno stadio. Che questi signori si vergognino quando sono assenti dai banchi o quando peggio ci vanno per pochi minuti, giusto per prendere il succulento gettone presenza (che per inciso solo quello è circa tre giorni di un normale lavoro). Noi cittadini siamo offesi, non loro, dai loro comportamenti che infangano l'italia, dall'inefficienza, dal nepotismo, dall'occupazione abusiva del suolo popolare che attraverso le istituzione dovrebbe proteggere questo paese proprio dagli attacchi di orde come quella. La cosa che ancora riesce a stupirmi, ma non troppo, di questo paese, è la rassegnazione, quel velo melmoso che copre le notizie che ci riguardano. Notate che oggi la maggior parte delle testate on line non hanno messo in grande risalto la notizia della bagarre, come se fosse del tutto normale usare il parlamento in quel modo. Però una cosa va detta: questo parlamento ieri durante la bagarre ha rappresentato davvero l'italia quando volavano nell'aria parole come VENDUTI! LADRI! da una parte e BUFFONI! dall'altra, ecco quelle voci forse rappresentavano davvero ciò che sentono una bella fetta di italiani.