Boldrini e la pubblicità.

vignetta su Boldrini
Boldrini e la pubblicità - Kaos66

L'onorevole Laura Boldrini è partita con un discorso sulla pubblicità che svilisce e mortifica il ruolo della donna nella nostra società del tutto condivisibile. Basta guardare in televisione qualche spot per vedere che la donna è usata come "premio" se acquisti qualcosa, se fai qualcosa, se raggiungi qualcosa. Il fatto non è che la donna è usata, ma che si usano le persone, uomini o donne, adulti o bambini, neri o bianchi, punto e basta. 

Poi ad un certo punto dalla sua bocca esce una frase che lascia senza parole: "Basta spot con la mamma che serve a tavola". Come? Con tutto il puttaname che viene sfornato a ritmo frenetico dal piccolo schermo, con tutte le umiliazioni a cui vengono sottoposte le donne, con tutto quello che viene detto e fatto sulle donne... quello che viene in mente all'Onorevolissima Laura Boldrini è che la donna viene rappresentata mentre apparecchia la tavola e i figli e il marito stanno seduti??? A parte che non capisco cosa ci sia di male ad avere una famiglia e a prendersene cura e poi, se proprio un richiamo va fatto (e va fatto, ha ragione in questo la Boldrini), semmai è da indirizzare nei confronti di quegli spot di profumi, auto e beni di ogni genere che fanno vedere la donna come un accessorio al pari di uno spruzzatore o di un airbag. Perchè prendersela proprio con quella poveretta, come può essere la mia o la tua mamma, che apparecchia la tavola?
E poi estremiziamo un po' e vediamo dove può portare un ragionamento come quello della Boldrini
Dunque: donne che apparecchiano la tavola, male. 
Spot con uomini che apparecchiano la tavola mentre i figli e la moglie stanno seduti, mah... non lo vedo come un passo in avanti, al massimo è solo l'altra faccia della stessa medaglia. Male. 
Allora mettiamo moglie e marito ad apparecchiare insieme, mentre i figli stanno seduti a tavola; poco educativo direi. Malissimo.
Allora mettiamo i figli ad apparecchiare e i genitori seduti a tavola: sa di lavoro minorile. Molto molto male.
Allora tutti insieme ad apparecchiare: che casino, ci si intralcia a vicenda. Un via vai dal cucinino e piatti che volano in terra. Insomma, non se ne viene fuori affrontando le cose in questo modo. 

E' come si considerano le persone quello che conta, non come la pubblicità vuole rappresentarle. E' lo spirito che abbiamo dentro che ci salva, non quello che dice televisione.


Vignetta su Boldrini
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4 commenti:

  1. Si va bè, comincia ad apparecchiare tu intanto. Ne riparliamo quando hai lavati i piatti ok? E per non intralciare io mi porto sul divano.

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  2. Se avessimo tutti lo stesso spirito, critico e coscienzioso, tale da consentirci di discernere una situazione dall'altra e individuare il messaggio pubblicitario con intelligente obiettività..allora ovviamente non ci sarebbe bisogno di parlarne.
    E' facile fare ironia sulla pubblicità della donna che serve a tavola, provando a elaborare soluzioni alternative. Ma non credo sia quello il punto. Sicuramente peggiori sono le campagne pubblicitarie in cui la donna appare in determinate pose, quando non ce ne sarebbe bisogno (e qui si potrebbe aprire un altro capitolo sul target a cui è rivolto quel messaggio...e che evidentemente funziona)...ma volendo allargare il quadro....immagino che l'opinione della Boldrini riguardi qualcosa di molto più profondo e radicato nella cultura italiana e nella società in genere. L'immagine secondo cui la donna ha un preciso ruolo e quello deve essere...è scontato che non ci sia niente di male nel prendersi cura della famiglia....diventa un problema se è l'unica occupazione che viene associata ad una donna. E se essa viene rappresentata solo in quel modo (o in alternativa come un oggetto sessuale), si corre il rischio di continuare ad ingabbiarla in un ruolo, lasciando passare quel messaggio che le generazioni assorbono.
    E' tutto qui...poi si può scendere nello specifico per ogni situazione e analizzare obiettivamente ogni elemento...ma in linea di massima si parte dalle piccole cose per modificare una mentalità ancora troppo legata alle famiglie anni '50...

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    1. Indubbiamente è come dici. Quello che a me è sembrato strano è che la cosa che l'ha sconvolta è l'immagine della donna che apparecchia e non la donna trattata come una zoccola in quasi tutte le pubblicità.

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