Fazio quanto ci costi?

Fazio quanto ci costi - Kaos66

Tutto nasce dalla discussione tra Brunetta e Fazio a Che Tempo Che Fa sui compensi percepiti. I due si studiano, si colpiscono ai fianchi, si sputano vicendevolmente addosso parole e guano, nella speranza di fiaccare l'altro. Ora, noi possiamo dire tutto quello che vogliamo a difesa dell'una o dell'altra parte, ma p o r c a p u t t... tutti quei soldi pubblici, tanto quelli del politico quanto quelli del presentatore, non sono troppi in mano ad una sola persona? Che senso ha questa specie di incubo dissipatorio? 

In un momento in cui anche l'acqua nella zuppa va usata con parsimonia e ci ripetono in continuazione il mantra dell'austerity come si può accettare di rimpinzare così le tasche di queste persone? Aumentano le accise sulla benzina, aumentano i ticket sanitari, aumentano gas, luce e telefono. Lavoriamo sette mesi all'anno per mantenere la macchina dello stato nella sua olimpica inefficienza (lo dice Luttwak dall'altra parte dell'oceano), risparmiando anche sulla carta igienica - come recitava una canzone. Questi parlano di cinquemilioniequattrocentomilaeuro  come se ci stessero tutti nel portafoglio. 

Non ci stanno nemmeno su una sola riga a scriverli. Quando Fazio ha firmato il contratto hanno dovuto attaccare una pagina accanto con il Vinavil, per farci stare tutti gli zeri. La maggior parte di noi non vedrà mai una simile cifra nemmeno lavorando dieci vite, a meno che l'inflazione non raggiunga livelli marziani e ci tocchi andare a fare la spesa con la cariola, come facevano gli argentini qualche anno fa. E' un club molto esclusivo quello dei percettori di simili pubbliche fortune, ma tutti siamo ben graditi invece quando si tratta mettere il nostro obolo per pagare onorari come questi. Si perchè il signor Fabio Fazio non è mica il solo. 

Provate ad immaginare quanto prendono tutti i presentatori e giornalisti Rai, poi metteteli insieme, e vi ci comprate la Danimarca. La domanda è: quanto saremmo disposti a sborsare per non dover vedere più sprechi come questi? Ma quante scuole, asili, ospedali, strade possiamo ristrutturare se non ci fossero loro da mantenere? In cambio dovremmo rinunciare certo a vedere il nostro amatissimo presentatore, a sentire la simpaticissima voce della Litizzetto, a gustarci il sorriso irresistibile di Filippa Lagerback, a goderci lo sguardo penetrante di Giletti, a sollazzarci con la furbesca sagacia di Conti e via e via e via... no, non possiamo rinunciare a tutto questo senza sentirci un po' orfani del nulla. Meglio continuare a pagare.

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8 commenti:

  1. posso dire una piccola cosa a proposito di questa diatriba (che mi pare ridicola): il contratto di Fazio è effettivamente fastidioso per noi comuni mortali, ma non è pagato coi soldi pubblici, ma con quelli che la rai incassa dalle pubblicità. Al limite possiamo ricordarci che quelli sono parte dei soldi che spendiamo ogni volta che facciamo la spesa al supermercato, non quando paghiamo il canone (anzi, pagate)

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    1. però la Rai è un'azienda di Stato e in quanto tale mi chiede un canone obbligatorio. Se fosse privata sarei pienamente d'accordo con te.

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    2. Concordo con Giuseppe, come ha ben spiegato Fazio, tutti i costi della trasmissione sono ampiamente coperti e superati dai ricavi pubblicitari. E' la stessa filippica inutile che si tenne su Santoro.

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    3. Ma scusate, con questo ragionamento allora sarebbe lecito per un impiegato che lavora al catasto intascarsi i proventi che a fine giornata genera l'ufficio nel quale lavora? e un vigile può portarsi a casa le multe che superano il costo della sua giornata lavorativa?

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  2. Un personaggio che fa marchette e trae una enorme notorietà in una trasmissione di una TV pubblica,con i suoi inutili risvolti di volgare comicità, dovrebbe indignare chiunque lavora e si guadagna davvero i soldi.

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    1. E' vero, ma in realtà il problema non è Fazio in sè, è il modo di fare di un'intero clan di persone.

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  3. l'unica arma a nostra disposizione sarebbe biocottare la tv.basterebbe che tutti gli italiani per una settimana facciano altre cose fuorche accendere questo diabolico apparecchio.non sara' facile per tutte le casalinghe affezionate delle porcherie pomeridiane fare una scelta di questo tipo oppure ai tifosi di calcio rinunciare a una qualsiasi partita.ma se gli italiani sarebbero in grado di fare una sola settimana a tv spenta causerebbero un patatrac dai risvolti indescrivibili

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    1. concordo. Io la televisione non la vedo praticamente più. Persino per le notizie la mia fonte numero uno è internet. In tv registrazioni di South Park a garganella :)

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